La mafia ha paura delle donne? Il prof. Alfredo Galasso, ospite di Uno mattina del 24 aprile 2013, discute del rapporto fra donne – vittime e protagoniste – e mafia

Natalia Filianoti ha perso il padre, ucciso in circostanze ancora misteriose a Reggio Calabria nel febbraio 2008 mentre Vincenza Cristiano si è ammalata di tumore a causa del terreno contaminato da rifiuti tossici gestiti dalla camorra, a Caivano, la cosiddetta “terra dei fuochi”, in Campania.

A Storie Vere, il 24 aprile 2013, due significative testimonianze di donne che si battono contro le mafie e continueranno a lottare finché non verrà a galla la verità. In studio anche Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978 e Angela Iantosca, giornalista e autrice del libro “Onora la madre. Storie di ‘ndrangheta al femminile”.

Tra gli esperti: Alfredo Galasso, avvocato che difese le vittime del maxiprocesso di Palermo (il nome sotto il quale viene ricordato il famoso processo penale iniziato il 10 febbraio 1986 e terminato il 16 dicembre 1987 contro in cui furono imputate più di 400 persone per crimini legati alla criminalità organizzata e che fu considerato la prima reazione importante dello Stato a Cosa Nostra).
Presente, inoltre, Enzo Ciconte, che ha realizzato numerosi studi relativi al meccanismo di penetrazione delle mafie al nord, ai rapporti tra criminalità mafiosa e locale e alle attività mafiose nei nuovi territori, pubblicando volumi che costituiscono esempi di indagini scientifiche del fenomeno malavitoso collocato in aree non tradizionali.