La Strage di Corinaldo. I ragazzi Calì parti civili. La decisione del GUP di Ancona non ci convince.

I due ragazzi presenti a Corinaldo la notte della strage, che abbiamo difeso nel processo quali parti civili, sono fortunatamente sopravvissuti. Erano con il loro amico carissimo Daniele, un minuto prima insieme per mano, un minuto dopo lo hanno visto morire sotto i loro occhi.
Una sentenza deludente. Scontata la condanna per i reati di omicidio e lesioni gravi considerata l’evidenza della condotta, non è stata riconosciuta l’ associazione a delinquere. Dunque non era una banda quella che ha agito nella discoteca di Senigallia ma un casuale gruppo di giovani delinquenti.
Nel nostro ordinamento la pena ha una funzione preventiva, cioè deterrente. Sulla base di questa sentenza le bande di spruzzatori-ladri potranno contare su un precedente giudiziario che ne fa complici occasionali, sicché se non muore nessuno se la caveranno con poco.